venerdì 2 dicembre 2016

Step 19_Anatomia del colore



Ad ogni colore è associata una risposta di carattere cognitivo. Indubbiamente il giallo si presenta come un colore vivace, carismatico e vitale. Ad esso è associato il Sole, sinonimo di vita, che ci riconduce subito con la mente all'atmosfera calda, gioiosa e spensierata dell’estate. Il giallo è un colore che spicca molto, per la sua luminosità, rispetto agli alti. Per questo motivo viene usato in marchi, insegne, segnali per renderli facilmente distinguibili e riconoscibili anche da lontano. Non va dimenticato che il giallo è il colore dell’oro e della ricchezza a cui sono inevitabilmente associati sentimenti di avarizia e lussuria. Negli abiti del rinascimento le prostitute erano obbligate ad indossare qualcosa di giallo e gli ebrei dovevano, a Venezia, cucire un cerchio giallo sul vestito. Nei dipinti del medioevo di giallo erano raffigurati i musulmani, i traditori e gli ebrei e invece le rappresentazioni con tonalità di giallo-verde indica la follia (infatti i giullari erano rappresentati con questa colorazione).



Nel bacio di Giuda di Giotto quello vestito di giallo è Giuda!

Più avanti rappresenterà equilibrio tra il rosso della giustizia e il bianco della compassione. E’ quindi ormai ovvio come nel giallo sia presente una doppia valenza: positiva e negativa. Se da un lato esprime calore, gioia e vita dall'altro è campanello d’allarme. Infatti, per la sua capacità di spiccare rispetto ad altri colori, viene associato a segnali di pericolo o campanelli d’allarme di vario genere (il semaforo giallo, i segnali di pericolo). In conclusione il giallo richiama molto all'attenzione ed esprime la volontà di chi ne fa uso di attrarre l’attenzione dell’osservatore per mettere in evidenza un pericolo o semplicemente farsi notare.








_La chimica dei girasoli





Step 18_L'arte pittorica



Artista: Vincent van Gogh (1853 - 1890)
Stile artistico: Impressionismo
Opera: Campo di grano con mietitore (1889)
Dimensioni: 72 x 60 cm
Tecnica: Olio su tela
Ubicazione: Essen, Museum Folkwang

Questo quadro fu dipinto da Vincente nel 1889, quando la malattia che caratterizza in un certo senso il suo personaggio e si palesa nelle sue opere, produce nel pittore un’ondata di pessimismo, che si può riscontrare nel quadro, considerato dallo stesso Van Gogh antitetico rispetto a il seminatore, dipinto in anni precedenti.

 «Io vidi allora quel mietitore, una figura indistinta che combatte contro il demonio (…) vidi in lui l’immagine della morte, nel senso che l’umanità era il grano che egli stava mietendo. È, se vuoi, l’opposto del seminatore che ho dipinto tempo fa». (Scritto dal pittore al fratello Theo)


La figura umana rimane sullo sfondo, in secondo piano, mentre la scena è dominata dal campo di grano che spicca con i suo giallo sullo sfondo delle montagne, caratterizzate da un tratto di contorno netto e scuro. Il sole è di un giallo spento ed emana una luce così flebile da rendere il cielo verdognolo. I colori sono stesi con tratti irregolari e imprecisi, quasi frenetici.

Step 17_Brevetti





Il brevetto è un documento che, concesso da apposito ufficio, garantisce la priorità e il diritto esclusivo di sfruttamento industriale di un'invenzione, oppure l'uso di un marchio d'impresa o di un modello. Il brevetto è di primaria importanza in quanto tutela l’individuo garantendogli un monopolio temporaneo di sfruttamento sull’oggetto del brevetto stesso. Tale monopolio riguarda il diritto esclusivo di realizzarlo, disporne e farne uso e commercio escludendo da ciò terzi non autorizzati.
In conformità con l’analisi del colore oggetto di tutto il blog si invita a visionare il brevetto su serie di leghe di colore giallo per prodotti in materiale prezioso a ridotta difettosita'. 


domenica 20 novembre 2016

Step 16_Design

K1340



K1340 fu oggetto di sfida a partire dal 1960 per Richard Sapper e Marco Zanuso per Kartell. Si tratta di una sedia leggera ed impilabile interamente in polipropilene che fu commissionata dal comune di Milano e destinata alle scuole elementari. La seduta è pensata come un modulo che può aggregarsi e comporsi nello spazio. Lo scopo era quello di unire alla funzionalità della sedia quella del gioco per bambini. Si trattava infatti di un sistema di elementi che, combinati fra loro, stimolavano la fantasia dei bambini che potevano dilettarsi in fantasiose e colorate costruzioni.  Stampata ad iniezione, si tratta della prima seduta interamente in materiale plastico. Vince il Compasso d'Oro nel 1964. 



domenica 13 novembre 2016

Step 15_Pubblicità

La Chocolat Menier venne fondata nel 1816. Inizialmente il cioccolato veniva utilizzato come prodotto farmaceutico e per questo nasce  come industria farmaceutica a Parigi. Per 150 anni fu controllata dalla famiglia Menier e passò nelle mani di Rowntree Mackintosh nel 1971 e acquistata dalla Nestlè nel 1988. Nel 1893 decise di fare un’importante campagna pubblicitaria con i posters di Firmin Bouisset dove una bambina utilizzava una barretta di cioccolato, come fosse un gessetto, per scrivere sui muri e sulle finestre il nome “Cioccolata Menier”. L’immagine ebbe molto successo ed i dolci graffiti della fanciulla divennero un simbolo riconosciuto in tutto il mondo.



“Le Frou Frou” è un giornale umoristico che riflette bene la leggera atmosfera che si respirava a Parigi negli anni ‘90 dell’ 800, gli anni del Moulin Rouge. Le sue pagine erano piene di cartoni animati, aneddoti umoristici sulla vita parigina o il teatro, e un sacco di pubblicità. Si pubblicizzava attraverso colorati manifesti ritraenti seducenti ballerine di can - can come quello di Leonetto Cappiello del 1899



L’azienda fu fondata nel 1951 da parte del Cavaliere Achille Maramotti. La bisnonna del fondatore, Marina Rinaldi, nel 1850 possedeva e gestiva un importante atelier nel centro di Reggio Emilia: un'attività artigianale, che si distingueva per la cura dei particolari e delle finiture. La passione fu tramandata alla nipote, Giulia Fontanesi Maramotti, che dal 1925 iniziò l’attività di insegnamento in proprio del cucito e della modellistica, pubblicando una serie di volumi dedicati alla “teoria del taglio”. Sempre Giulia fondò la "Scuola di Taglio e Confezioni Maramotti" con la finalità di formare artigiani e tecnici che fossero in grado, partendo da un dato schizzo o figurino, di realizzare modelli o capi di abbigliamento. E’ in questo contesto che nacque Achille Maramotti, fondatore dell’azienda Max Mara il cui nome è tributo all’attività scolastica della madre e dalla quale potè attingere artigiani altamente qualificati. Ad oggi conta 41 società e oltre 5.000 dipendenti ed opera in 105 paesi nel mondo.  Il manifesto pubblicitaro risale al 1958 ed è stato ideato da Erberto Carboni, artista di spicco che affiancò il so nome a società come Barilla e Pavesini.




venerdì 11 novembre 2016

Step 14_Chimica


Parlando di colori si parla inevitabilmente anche di chimica, questo perchè esse sono strettamente collegate. I composti chimici, a seconda della loro conformazione molecolare, hanno colorazioni diverse. A tal proposito bisogna citare i gruppi cromofori. Si definisce cromoforo, in senso ampio, un gruppo di atomi capaci di conferire colorazione ad una sostanza. Più specificamente, un cromoforo rappresenta un atomo o gruppo di atomi di una entità molecolare responsabili dell'insorgere di una data banda spettrale a seguito di una transizione elettronica. Ciò è possibile in quanto la configurazione degli orbitali molecolari consente transizioni elettroniche dovute all'assorbimento di radiazione visibile e assorbimento nell'UV non lontano.
In generale si può dire che:

1) Il colore di un composto è strettamente connesso con la presenza di specifici raggruppamenti atomici, dotati di legami in grado di consentire un’elevata mobilità agli elettroni. Questo implica la possibilità di assorbire energia da raggi monocromatici con frequenza compresa nel campo del visibile, cosicché questi gruppi sono portatori di colore nei composti che li contengono e pertanto vengono definiti cromofori.

2) Il colore di un composto è funzione (non lineare e non facilmente prevedibile in teoria) del numero e del tipo dei gruppi cromofori complessivamente presenti nella molecola.

La colorazione è possibile, in generale, sommando i gruppi cromofori:


INCOLORE: Propan-2-one (acetone) – 1 gruppo carbonile >C=O



GIALLO-ARANCIONE: Pentan-2,3,4-trione (trichetopentano) – 3 gruppi carbonile >C=O


GIALLO: Butan-2,3-dione (diacetile) – 2 gruppi carbonile >C=O


Se si vuole ottenere un’effetto eseltato non basta aggiungere gruppi cromofori. Questo perchè il risultato finale non sarà la somma dei singoli effetti che i due gruppi otterrebbero separatamente  causa delle reciproche influenze esercitate. In genere le influenze si annullano solo se i gruppi cromofori sono separati da catene di atomi abbastanza lunghe da impedirle. pertanto de gruppi cromori uguali si esaltano se sono vicini mentre danno effetto pallido se lontani. L'aggiunta di un nuovo gruppo cromoforo a quelli già esistenti può avere spesso due conseguenze opposte:

1. EFFETTO BATOCROMO: Consiste nello spostamento dell'assorbimento verso lunghezze d'onda maggiori ossia verso frequenze minori, per esempio dal viola verso il rosso.

2. EFFETTO IPSOCROMO:  Consiste nello spostamento dell'assorbimento verso lunghezze d'onda minori ossia verso frequenze maggiori, per esempio dal rosso verso il viola.

Per esaltare il colore introdotto dal gruppo cromoforo usiamo un gruppo auxocromo. Questo è un gruppo di per sé incapace di conferire colore, ma capace di potenziare gli effetti di risonanza del gruppo cromoforo e quindi di esaltarne il colore. I gruppi auxocromi più importanti sono quelli amminici e ossidrilici.
Gruppi amminici: ─NH2, ─NHR, ─NR2.
Gruppi ossidrilici: ─OH, ─OR. 

I PIGMENTI


I pigmenti sono quei composti chimici, di composizione più o meno complessa, in grado di impartire,  allo stato finemente suddiviso, opacità e un determinato colore a un prodotto verniciante o a un manufatto in cui siano incorporati. 
I pigmenti sono utilizzati essenzialmente nelle arti pittoriche e si uddividono in
  • ORGANICI:  una molecola costituita da atomi di Carbonio in combinazione con atomi di Idrogeno, Azoto ed Ossigeno.
  • INORGANICI: Il termine inorganico significa che il pigmento è un minerale, di solito un ossido o un solfuro di uno o più metalli, o di metalli di transizione.
  • NATURALI: Il termine naturale indica che la molecola di pigmento è estratta da un minerale, da una pianta o da una sorgente animale presente in natura.
  • SINTETICI: il termine sintetico indica che la molecola viene assemblata e anche significativamente modificata mediante un processo chimico industriale.


Sono molti i pigmenti facenti parte della famiglia del giallo. Per citarne alcuni abbiamo il: 
GIALLO CROMO, ovvero un pigmento di origine inorganica, minerale e sintetica, generato dalla combinazione del cromato di sodio o di potassio con l’ossido di piombo da cui si ottiene cromato neutro di piombo. Il giallo cromo presenta varie tonalità che vanno dal giallo chiaro e limone a quelle scure e aranciate. E’ insolubile in acido acetico ma diviene solubile a caldo in soluzioni alcaline. Annerisce all’aria e a contatto con il solfuro di sodio. 
Formula chimica: PbCrO4 - Pbo 69 %, CrO3 31%.



GIALLO DI CADMIO, usato in sostituzione del giallo cromo, in quanto quest'ultimo è un sale del piombo e quindi tossico per l'uomo, è un sale inorganico (il solfuro di cadmio CdS), combinato con l'ossido di zinco; in natura si trova sotto forma di un minerale chiamato greenockite.
La sua formula chimica è: CdS + ZnO.

GIALLO DI TITANIO, ovvero un pigmento di origine inorganica, minerale e sintetica, si tratta di perossido di titanio ottenuto per idrolisi di un sale tetravalente in ambiente di acqua ossigenata e poco acido solforico.
La sua formula chimica è TiO2 * nH2nH2O2.

GIALLO DI ZINCO,  di origine inorganica, minerale e sintetica, e si ottiene aggiungendo una soluzione di bicromato di potassio ad una soluzione di solfato di zinco da cui ne risulta un cromato basico di zinco e potassio. Piuttosto resistente, è solubile in acido cloridrico diluito e parzialmente solubile in acqua.
Formula chimica: ZnCrO4 + K2CrO4


GIALLO DI STRONZIO, è di origine inorganica, minerale e sintetica, si tratta di un cromato di stronzio. E’ solubile in acido cloridrico e nitrico. e ha un discreto potere coprente.
Formula chimica: SrCrO4.

GIALLO DI BARIO, è di origine inorganica, minerale e sintetica e consiste in un cromato di bario ottenuto mediante la precipitazione di una soluzione di cloruro di bario con cromato di potassio. Il pigmento è poco solubile in acqua ma si miscela bene in acidi, non subisce variazioni esposto all’aria e ha un basso potere coprente. 
Formula chimica: BaCrO4.





venerdì 4 novembre 2016

Step 12_In cucina


CUCINIAMO IN GIALLO!
Ecco alcune delle innumerevoli ricette, dal salato al dolce, che possono essere di ispirazione per colorare di giallo il nostro pranzo o la nostra cena!

1.PENNE ALLO ZAFFERANO AL CARTOCCIO



INGREDIENTI (per 4 persone) 
Penne Rigate 320 g 
Pancetta affumicata 150 g 
Pepe nero 
Sale fino 
Panna fresca liquida 180 ml 
Parmigiano reggiano da grattugiare 100 g 
Zafferano 1 bustina

PREPARAZIONE (cottura 15min.)
Tagliare sottilmente la pancette e farla rosolare in una pentola antiaderente fino a quando sarà ben croccante.
Trasferire il tutto in una teglia foderata con carta da forno in modo che rilasci il grasso in eccesso. Mettere poi sul fuoco una padella e versare la panna insieme allo zafferanno. Unire, mescolando con una spatola da cucina, la pancetta. Stemperate il tutto per 5 minuti, poi spegnere. Cuocere la pasta al dente tenendola in cottura per 8 minuti, scolarla e versarla nel sugo precedentemente preparato. Mescolare il tutto per 2-3 minuti regolando di sale  e aggiungendo il pepe, il formaggio grattugiato. Si prenda poi 4 tagli di carta da forno e si versi una parte di pasta in ciascuno chiudendo poi le estremità a pacchetto.
Una volta terminato, porre i cartocci su una leccarda uno accanto all'altro e passarli in forno statico preriscaldato a 180° per 3-4 minuti. Quando saranno pronti, sfornate e servite le vostre penne allo Zafferano in cartoccio.

2. POLENTA



INGREDIENTI ( per 4 persone )
Farina di mais 500 g 
Acqua 2 l 
Olio extravergine d'oliva 15 g 
Sale grosso 1 cucchiaio

PREPARAZIONE (cottura 60min)
Per realizzare la polenta porre sul fuoco una pentola d’acciaio dal fondo spesso e versare i 2 litri d'acqua, quando l’acqua sta per sfiorare il bollore unire il sale e versare la farina a pioggia mescolando con un cucchiaio di legno (o con l’apposito bastone di nocciolo detto tarello) mantenendo la cottura ad alta temperatura e mescolando velocemente.
Aggiungere anche l’olio di oliva che servirà per evitare la formazione di grumi e continuare a mescolare attendendo che riprenda il bollore. Abbassare il fuoco al minimo e proseguire con la cottura per 50 minuti a fuoco dolce mescolando di continuo, avendo cura di non farla attaccare al fondo. Trascorsi i 50 minuti la polenta è pronta; a questo punto alzare il fuoco in modo da farla staccare bene dalla pentola e attendere di vedere che si stacchi bene dal fondo. Si capovolga ora con attenzione il tegame su un tagliere rotondo poco più grande del diametro del tegame per sformare la polenta. La vostra polenta è pronta per essere portata in tavola!

3. POLLO ALL'ANANAS

INGREDIENTI (per 4 persone)
500 g di petto di pollo
6 fette di ananas sciroppato
3 cucchiai di farina (per la versione senza glutine ho usato la fecola di patate)
200 ml del liquido di conservazione dell’ananas sciroppato
20 g di burro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di salsa di soia (per la versione senza glutine ho usato quella Tamari Lima)
1 pizzico di sale

PREPARAZIONE (cottura 15min.)
Per preparare il pollo all’ananas iniziate tagliando le fette di ananas a cubetti. Tagliare il petto di pollo a bocconcini o a striscioline e mettetelo in un sacchetto da freezer assieme alla farina o alla fecola. Chiudere il sacchetto lasciandovi dentro un po’ di aria e agitatarlo con forza per qualche secondo, in modo da infarinare uniformemente tutto il pollo. Far sciogliere in un‘ampia padella il burro nell’olio, quindi unire il pollo e farlo rosolare a fiamma viva per qualche minuto. Quando avrà preso colore saltarlo leggermente e unire i pezzetti di ananas e far cuocere ancora per 2-3 minuti, mescolando spesso. Sfumare quindi con il succo di ananas e con la salsa di soia. Cuocere a fuoco medio per una decina di minuti, girando spesso, finché la salsa non si sarà addensata. Servirlo subito e accompagnarlo con un po’ di riso bollito.

4.TORTA MIMOSA



INGREDIENTI (per 10 persone) 
per 2 Pan di Spagna del diametro di 22 cm l'uno.
Uova 4 
Tuorli 8 
Farina 00 200 g 
Zucchero 220 g 
Fecola di patate 40 g
PER LA CREMA PASTICCERA
Latte intero 300 ml 
Panna fresca liquida 300 ml 
Farina 00 55 g Zucchero 200 g 
Tuorli 8 
Baccello di vaniglia mezzo
PER LA BAGNA AL LIQUORE
Acqua 100 ml 
Cointreau (oppure Aurum o Alchermes) 50 ml 
Zucchero 50 g
PER LA PANNA MONTATA ZUCCHERATA
Panna fresca liquida 200 ml 
Zucchero a velo 20 g

PREPARAZIONE (cottura 60min)
Mettere le uova intere e lo zucchero in una planetaria dotata di fruste e montare  gli ingredienti per almeno 10 -15 minuti a velocità elevata fino ad ottenere un composto ben gonfio (in alternativa utilizzare le fruste di uno sbattitore elettrico sempre alla stessa velocità). Questa fase è molto importante perchè il composto incameri aria e si creino le alveolature che in cottura permetteranno al pan di spagna di crescere. Aggiungere i tuorli poco alla volta e continuare a montare per altri 5-6 minuti; quando si saranno ben incorporati arrestare le fruste. Unire al composto di uova, poco alla volta, la farina e la fecola preventivamente setacciate. Amalgamare delicatamente con una spatola con dei movimenti che vanno dal basso verso l’alto per incamerare aria e non smontare il composto. Versare l’impasto ottenuto in due teglie imburrate ed infarinate del diametro di 22-24 cm e cuocere in forno statico preriscaldato a 180-190° per circa 30 minuti (cuocere le due teglie sullo stesso piano l'una accanto all'altra ed evitate di aprire il forno fino a fine cottura). Una volta cotti, sfornare i pan di spagna, farli intiepidire quindi sformarli e capovolgerli su una gratella, quindi lasciarli raffreddare completamente. Nel frattempo preparare la crema pasticcera. Mettere in un tegame il latte aggiungere la panna, portare a sfiorare il bollore. In un altro tegame mettere i tuorli e lo zucchero;
mescolare con un cucchiaio di legno,  poi aggiungere la farina e i semini della bacca di vaniglia,  che sono stati prelevati dal suo interno incidendola con la lama di un coltello. Mescolare con un mestolo di legno e poi unire il composto di latte e panna calda, quindi stemperare il tutto con una frusta. Accendere il fuoco e fate addensare: non appena la crema comincerà a sbuffare spegnere il tutto e versare la crema in una teglia bassa e larga. Ricoprire la crema pasticcera con della pellicola trasparente che deve toccare la superficie della crema e mettere a raffreddare in frigorifero o in freezer. Preparare la bagna facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi fate raffreddare. Montate la panna ben fredda con uno sbattitore: non appena comincerà a gonfiare unire lo zucchero a velo e portare a termine la montatura, poi mettere il tutto in frigorifero. Quando la crema pasticcera sarà fredda metterla in una ciotola, ammorbidirla lavorandola con una spatola e unire delicatamente la panna montata, tranne due cucchiaiate che dovranno essere tenute da parte. Eliminare dai due pan di spagna la parte scura esterna, con un coltello dalla lama lunga dividere uno dei pan di spagna e ricavare da uno di essi tre dischi di uguale spessore, dall’altro tagliare delle fette dello spessore di un centimetro che saranno tolte in 3 striscioline da ridurre successivamente in cubetti. Ora passiamo ad assemblare la torta: per ottenere una torta perfetta sarebbe meglio utilizzare un cerchio di acciaio regolabile, dentro il quale porre il primo disco di pan di spagna che sarà inzuppato con la bagna e sul quale verrà steso un velo di panna montata zuccherata, una cucchiaiata.
Sopra la panna stendere la crema pasticcera mista a panna e quindi poggiarvi sopra il secondo disco di pan di spagna: ripetetre quindi tutto da capo fino a che non verrà poggiato il terzo disco. Sfilare a questo punto il cerchio di acciaio e ricoprire tutta la torta con la crema avanzata.Una volta ricoperta tutta la torta con la crema passare alla decorazione facendo aderire i cubetti di pan di spagna alla crema che fungerà da collante. Una volta ricoperta, mettere la torta in frigorifero, meglio se coperta da una campana di vetro o plastica che eviterà al dolce di prendere odori sgradevoli o di seccare troppo. 

mercoledì 2 novembre 2016

Step 11_ Documento

"Come un quadro sul giallo irraggia sempre un calore spirituale, o un quadro blu sembra troppo freddo (ed esercitano dunque un effetto attivo, poiché l'uomo, in quanto elemento dell'universo, è stato creato per un movimento costante, forse eterno), cosi il verde esercita solo un effetto di tedio (effetto passivo)".
Wassily Kandinsky, Lo spirituale nell'arte, 1910


Risultati immagini per lo spirituale nell'arte

Famoso e decisivo libro di Kandinsky, in cui intende lo spirituale dell'arte secondo due linee di forza contrapposte: da un lato la spiritualità della figura, in ultima analisi della carne; dall'altro quella dell'al di là della figura, rispetto a cui questa fa velo. Nel libro teorizza quello che va sperimentando nella sua pittura, cioè il rapporto tra forma e colore, alla base dell'astrazione.



Copertina della rivista "The yellow book" scelta come documento sia per la sua importanza come rivista, rapportata al secolo in cui fu pubblicata, e sia per il fatto che il giallo della copertina caratterizza l'intera pubblicazione. 
The yellow book fu pubblicato a Londra 1894-1897 da Elkin Mathews e John Lane, e poi solo da John Lane, e curato dalla American Henry Harland. Caratterizzata da un forte scandalo, sia di contenuti ma anche per la copertina giallo accesa che non si sottraeva alle critiche, può in una certa misura essere associato ad estetismo e decadentismo. Al suo interno la rivista contiene una vasta gamma di generi letterari e artistici, poesie, racconti, saggi, illustrazioni di libri, ritratti e riproduzioni di dipinti. Lo scandalo che la rivista era in grado di suscitare venne immediatamente associato dal pubblico anche al nome di Oscar Wilde, seppur non vi pubblicò mai nulla al suo interno, in quanto Aubrey Beardsley, illustratore della rivista, rappresentò la sua Salomé e per i suoi rapporti amichevoli con molti dei collaboratori. 

Step 10_ Emblemi

Il logo Nikon ha subito diverse variazioni dalla sua nascita. Oltre al nome (Nippon Kogaku diventato poi Nikon), oggi dispone di un quadrato giallo che fa da sfondo al nome scritto in nero della società. Lo sfondo giallo incorpora raggi sequenziali bianchi che simboleggiano il futuro e l'impegno nel soddisfare e superare le aspettative dei clienti. L'uso dei colori non è casuale, infatti i messaggi nascosti al suo interno vogliono essere: gioia, profondità e passione. Il giallo ispira ottimismo, felicità e calore oltre a generare appetito e per questo è sfruttato nella ristorazione (per esempio McDonald e Burger King). Il nero invece rappresenta la qualità senza pari e la fiducia che Nikon ha acquisito negli anni.

lunedì 31 ottobre 2016

Sep 09_ L'abbecedario



A come APE

B come BANANA

C come CEDRO

D come DUCATI

E come EVIDENZIATORE

F come FOGLIA GIALLA

G come GIRASOLE

H come HOMER SIMPSON

I come "IL MARCHIO SULLE LABBRA" CARLO BARBIERI

J come JAMES Ellroy

K come James KAKALIOS copertina "la fisica dei supereroi"


L come LIMONE

M come MIMOSA

N come NARCISO

O come ORO

P come PEPERONE

Q come QUADRANTE

R come ROMANZO

S come SEMAFORO

T come TAXI

U come UVA

V come VINCENT VAN GOGH "autoritratto con cappello giallo"

W come Cornell WOOLRICH


X come XAVIER Armange

Y come "YELLOW SUBMARINE" The Beatles

Z come ZAFFERANO

domenica 30 ottobre 2016

Step 08_ La saggezza popolare



“La superstizione è sinonimo d’ignoranza, ma non porta male essere superstiziosi” .



Ho voluto iniziare questo step, che come si può immaginare parlerà di credenze popolari, con una frase di Eduardo de Filippo. Per quanto riguarda il giallo le superstizioni si concentrano soprattutto nel mondo teatrale, soprattutto spagnolo, dove viene considerato come sfortunato. La radice di questa superstizione è legata allo spettacolo dell corrida: infatti, il mantello del torero è bordeaux all'interno e giallo all'esterno e nel caso in cui un torero venga incornato l'ultimo colore che indosserà sarà appunto il giallo. Per questo in Spagna è considerato di cattivo auspicio indossare vestiti di colore giallo.


Assieme alle credenze popolari ci sono anche i proverbi. Alcuni di questi possono essere.


  • All’itterico tutto pare giallo.
  • Il bianco e il rosso va e vien, ma il giallo si mantien; anzi il giallo è un color forte che dura anche dopo morte.

sabato 29 ottobre 2016

Step 07_ I colori nel cinema


Il cinema giallo è un genere cinematografico ispirato dall'omonimo genere letterario. I film di questo genere coinvolgono vari aspetti dl crimine e della lotta contro lo stesso. Nasce alla fine degli anni trenta del Novecento, quasi contemporaneamente all'enorme successo che il genere letterario stava vivendo. I registi si ispirarono proprio alle grandi opere letterarie del genere per creare le migliori pellicole come i racconti di Agatha Christie con protagonisti Miss Marple ed Hercule Poirotma anche le indagini di Sherlock Holmes, personaggio ideato da Arthur Conan Doyle.
In Italia il genere inizia ad avere successo a partire dalla pubblicazione dei "Gialli Mondadori" nel 1929 e grazie all'intuizione di Arnoldo Mondadori. In America film di questo genere non vengono definiti come "gialli" ma piuttosto come Thriller, Film Noir, Mistery, Crime Story.

Negli anni Cinquanta e Sessanta prende sempre più le sfumature della spy story (storie di spionaggio), mentre negli anni settanta e ottanta si diffonde il thriller nelle sue svariate accezioni.
Prendendo in analisi il giallo come colore. Questo può comparire in un titolo, in varie caratteristiche del film o nella sua stessa palette: 




IL GIALLO, di Dario Argento, 2009, giallo
Il film è ambientato a Torino dove si aggira un pericoloso serial killer che, fingendosi tassista, rapisce in poco tempo due ragazze. Ossessionato da giovani e bellissime donne, rapisce e tortura le sue vittime. Sulle sue tracce ci sono l'ispettore Enzo Avolfi, un uomo cupo e dal passato misterioso, e Linda, sorella di una delle presunte vittime.













UNA NOTTE IN GIALLO, di Steven Brill, 2014, commedia
Meghan, mentre spera in un avanzamento di carriera in tv, riceve la notizia che a lei è stata preferita un'altra. Se a ciò si aggiunge che è stata lasciata dal suo compagno si può comprendere come finisca per accettare una serata propostale dalle amiche. Indossato un vistoso abito giallo prestato da una di loro la giovane donna finirà con il trovarsi a trascorrere una notte a tutto sesso con lo sconosciuto Gordon. Risvegliatasi nel cuore della notte apprende da una telefonata che al network hanno deciso di darle una chance di quelle irripetibili. Deve però arrivarci in fretta. Una serie di inattese coincidenze farà sì che si ritrovi nelle strade di Los Angeles senza denaro e senza telefono e con indosso l'appariscente indumento.






I SIMPSON - IL FILM, diretto da David Silverman, 2007, film d'animazione
I Simpson è una sitcom animata statunitense creata dal fumettista Matt Groening nel 1987 per la Fox Broadcasting Company. La serie è una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitense, impersonificati dalla famiglia Simpson, protagonista dell'opera, composta da Homer, Marge e dai loro tre figli Bart, Lisa e Maggie. Ambientato in una cittadina statunitense chiamata Springfield, il cartone tratta in chiave umoristica molti aspetti della condizione umana, tra cui la cultura, la società e la stessa televisione. Da questa sitcom nel 2007 creano un film. La correlazione tra i Simpson e il giallo sta proprio nel colore stesso degli abitanti di Springfield. Questi personaggi infatti hanno tutti sono tutti gialli. La motivazione è molto semplice: renderli riconoscibili a chi fa zapping.

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 06_ I colori nella scienza

La luce visibile è complessivamente bianca in quanto è la somma di tutte le frequenze dello spettro del visibile. A ciascuna frequenza del visibile è associato un determinato colore e la differenza tra un colore e un altro dipende dal fatto che un certo corpo assorbite tutte le frequenze o lunghezze d'onda ma e riflette una o più componenti della luce bianca che mescolate fra loro danno vita al coloro percepito dall'occhio umano. Un corpo appare bianco quando assorbe e riemette tutte le frequenze, nero quando le assorbe e non rimette alcuna frequenza.
Lo studio del cloro ha interessato numerose generazioni di scienziati, ma il fondatore della moderna scienza del colore è Isaac Newton.


La prima importante osservazione da lui portata avanti è la netta distinzione tra mondo fisico, oggettivo, e mondo della percezione, soggettivo. Grazie ad un prisma colpito da u fascio luminoso ottenne la scomposizione della luce arrivando ad una prima importante conclusione: la luce bianca non è monocromatica ma è la somma di una serie di raggi con una propria lunghezza d'onda e che quindi generano un colore. A lui si deve inoltre il primo modello di rappresentazione del colore, formato da un cerchio con al centro il bianco e lungo la circonferenza, ordinatamente disposti, i colori scomposti dal prisma. 


Le idee di Newton sul colore hanno riscosso consensi sia a livello scientifico che metodologico, anche se non sono mancate critiche molto severe, soprattutto da parte dello scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe (1749-1832).
Se cerchiamo sul vocabolario la parola "colore" scopriamo due definizioni:
  1. quella data dagli scienziati studiosi della fisica, ci dice che il colore e' una percezione di luce riflessa da un oggetto sui nostri occhi;
  2. quella data dai pittori e dagli artisti, ci dice che il colore e' una sostanza usata per dipingere.
Sia gli scienziati che i pittori hanno dimostrato, dopo anni di studi e di esperienza, che sono solo tre i colori di base dai quali si ottengono, mescolandoli, tutti gli altri; questi tre colori, considerati "assoluti" perche' non si possono ottenere con nessuna mescolanza, sono detti colori primari.Eccoci dunque alla differenza:per lo scienziato i colori primari sono il rosso, il blu e il verde, detti anche primari spettrali;per il pittore sono il rosso (precisamente il rosso-magenta), il blu (o meglio il blu-ciano) e il giallo, detti primari pittorici.I colori primari sono considerati colori fondamentali e puri.

Il fenomeno della percezione, grazie al quale abbiamo la percezione del colore da parte del nostro occhio, avviene in tre fasi
  1. Nella prima fase una sorgente luminosa emette un flusso di fotoni di diversa frequenza. Questo flusso di fotoni può:

    1. arrivare direttamente all'occhio;
    2. essere riflesso da un corpo che ne assorbe alcuni e ne riflette altri;
    3. essere trasmesso da un corpo trasparente che ne assorbe alcuni e trasmette altri.
  2. In ogni caso i fotoni che giungono all'occhio costituiscono lo stimolo di colore. Ogni singolo fotone attraversa la cornea, l'umore acqueo, la pupilla, il cristallino, l'umore vitreo e raggiunge uno dei fotorecettori della retina (un bastoncello, oppure un cono L, un cono M o un cono S) dal quale può essere o non essere assorbito. La probabilità che un tipo di fotorecettore assorba un fotone dipende dal tipo di fotorecettore e dalla frequenza del fotone.
    Come risultato dell'assorbimento ogni fotorecettore genera un segnale elettrico in modulazione di ampiezza, proporzionale al numeri di fotoni assorbiti. Gli esperimenti mostrano che i segnali generati dai tre coni L, M e S sono direttamente collegati con la sensazione di colore, e sono detti segnali di tristimolo.
  3. Nella seconda fase i segnali di tristimolo vengono elaborati e compressi con modalità non ancora completamente note. Questa elaborazione avviene nelle altre cellule della retina (cellule orizzontali, bipolari e gangliari) e termina con la generazione di altri tre segnali elettrici, questa volta in modulazione di frequenza, che sono chiamati segnali opponenti e vengono trasmessi al cervello lungo il nervo ottico.
  4. I segnali elettrici opponenti che lungo i due nervi ottici (che sono costituiti dagli assoni delle cellule gangliari) raggiungono il cervello arrivano nei cosiddetti corpi genicolati laterali, che costituiscono una stazione intermedia per i segnali, che da qui vengono proiettati in apposite aree della corteccia visiva, dove nasce la percezione del colore.
Lo spettro della luce visibile, ovvero quelle lunghezze d'onda che l'occhio umano riesce a percepire, va da 400 a 700 nm, una fetta molto piccola rispetto all'intero spettro delle onde elettromagnetiche.




Il giallo fa parte dei colori primari pittorici assieme al blu e al rosso i quali formano la sintesi sottrattiva perché tolgono luce a luce.
In particolare la percezione del colore giallo riguarda lunghezze d'onda che vanno da 561 a 580 nm.
In particolare:
  • da 561 a 570 nm: giallo-verde
  • da 571 a 575 nm: giallo citrino
  • da 576 a 580 nm: giallo.
In conclusione qualsiasi oggetto, in natura e non, che alla nostra vista appare giallo riflette lunghezze d'onda tra i 561 e i 580 nm.

lunedì 17 ottobre 2016

Step 05_ I colori nella musica

I colori assumono differenti significati a seconda dell'ambito al quale vengono associati. Ho già parlato del significato del colore giallo, per esempio, in natura o letteratura, ma vediamo ora dove ci porta associarlo alla musica. A questo proposito allegherò anche testi di canzoni che contengono la parola "giallo" nel testo o nel titolo. Bellissimo è il significato che Kandinsky attribuisce ad ogni colore, ed in particolare al giallo, nell'opera "Lo spirituale nell'arte" definendolo come dotato di una follia ricca di vitalità e per questo paragonato al suono di una tromba, di una farfalla. Il giallo indica anche eccitazione quindi può essere accostato spesso al rosso. Studi recenti effettuati da un gruppo di ricercatori all'Università di Berkeley afferma che mettendo un brano vivace di Mozart nel lettore mp3 e chiudendo gli occhi la nostra mente crei toni di giallo o arancione. Secondo questo studio tendiamo ad associare la musica dalle tonalità maggiori, con un timbro più allegro, ai toni del giallo.

1. Beatles - YELLOW SUBMARINE


In the town where I was born


Lived a man who sailed the sea,


And he told us of his life in the land of submarines.


So we sailed up to the sun till we found the sea of green


And we lived beneath the waves in our yellow submarine.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine,


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.


And our friends are all aboard,


Many more of them live next door:


And the band begins to play.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.


As we live a life of ease,


Every one of us has all we need


Sky of blue and sea of green


In our yellow submarine.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine,


We all live in a yellow submarine,


Yellow submarine,


Yellow submarine.



2. Mia Martini - TAXI GIALLO


Semafori rossi


brillano in paradiso


con parcheggi, boutique, e alberghi


e locali molto in


gira il mondo


ma la gente


mentre parla e guarda


non vede e non sente


semafori rossi


brillano in paradiso


hanno chiuso le piante


in una specie di museo


e poi c'hanno chiesto


un dollaro e mezzo al biglietto


gira il mondo


ma la gente


parla e guarda intanto


non vede e non sente


piastrelle e cemento, ora


coprono il paradiso


Hey contadino


butta via quel DDT e si


e dammi mele macchiate


ma lascia le api cantare


per favore


gira il mondo


ma la gente


parla e guarda e intanto


non vede e non sente


semafori rossi


brillano in paradiso


ieri la porta


si è aperta all'improvviso


ed un trattore giallo


la mia casa e la mia terra si è


portato via


gira il mondo


ma la gente


parla e guarda intanto


non vede e non sente


piastrelle e cemento, ora


coprono il paradiso


stanotte la porta


si è aperta all'improvviso, ancora


ed un taxi giallo


il mio uomo si è portato via,


ancora


gira il mondo


ma la gente


parla e guarda e intanto


non vede e non sente


semafori rossi


accendono il paradiso


semafori rossi


brillano in paradiso


semafori rossi


brillano in paradiso


coprono il paradiso


accendono il paradiso




3. Coldplay - YELLOW


Look at the stars


Look how they shine for you


And everything you do


Yeah, they were all yellow


I came along


I wrote a song for you


And all the things you do


And it was called "Yellow"


So, then, I took my turn


Oh, what a thing to've done


And it was all yellow


Your skin


Oh, yeah, your skin and bones


Turn it into something beautiful


And you know


You know I love you so


You know I love you so


I swam across


I jumped across for you


Oh, what a thing to do


Cause you were all yellow


I drew a line


I drew a line for you


Oh, what a thing to do


And it was all yellow


Your skin


Oh, yeah, your skin and bones


Turn into something beautiful


And you know


For you, I'd bleed myself dry


For you, I'd bleed myself dry


It's true


Look how they shine for you


Look how they shine for you


Look how they shine for


Look how they shine for you


Look how they shine for you


Look how they shine


Look at the stars


Look how they shine for you


And all the things that you do