domenica 20 novembre 2016

Step 16_Design

K1340



K1340 fu oggetto di sfida a partire dal 1960 per Richard Sapper e Marco Zanuso per Kartell. Si tratta di una sedia leggera ed impilabile interamente in polipropilene che fu commissionata dal comune di Milano e destinata alle scuole elementari. La seduta è pensata come un modulo che può aggregarsi e comporsi nello spazio. Lo scopo era quello di unire alla funzionalità della sedia quella del gioco per bambini. Si trattava infatti di un sistema di elementi che, combinati fra loro, stimolavano la fantasia dei bambini che potevano dilettarsi in fantasiose e colorate costruzioni.  Stampata ad iniezione, si tratta della prima seduta interamente in materiale plastico. Vince il Compasso d'Oro nel 1964. 



domenica 13 novembre 2016

Step 15_Pubblicità

La Chocolat Menier venne fondata nel 1816. Inizialmente il cioccolato veniva utilizzato come prodotto farmaceutico e per questo nasce  come industria farmaceutica a Parigi. Per 150 anni fu controllata dalla famiglia Menier e passò nelle mani di Rowntree Mackintosh nel 1971 e acquistata dalla Nestlè nel 1988. Nel 1893 decise di fare un’importante campagna pubblicitaria con i posters di Firmin Bouisset dove una bambina utilizzava una barretta di cioccolato, come fosse un gessetto, per scrivere sui muri e sulle finestre il nome “Cioccolata Menier”. L’immagine ebbe molto successo ed i dolci graffiti della fanciulla divennero un simbolo riconosciuto in tutto il mondo.



“Le Frou Frou” è un giornale umoristico che riflette bene la leggera atmosfera che si respirava a Parigi negli anni ‘90 dell’ 800, gli anni del Moulin Rouge. Le sue pagine erano piene di cartoni animati, aneddoti umoristici sulla vita parigina o il teatro, e un sacco di pubblicità. Si pubblicizzava attraverso colorati manifesti ritraenti seducenti ballerine di can - can come quello di Leonetto Cappiello del 1899



L’azienda fu fondata nel 1951 da parte del Cavaliere Achille Maramotti. La bisnonna del fondatore, Marina Rinaldi, nel 1850 possedeva e gestiva un importante atelier nel centro di Reggio Emilia: un'attività artigianale, che si distingueva per la cura dei particolari e delle finiture. La passione fu tramandata alla nipote, Giulia Fontanesi Maramotti, che dal 1925 iniziò l’attività di insegnamento in proprio del cucito e della modellistica, pubblicando una serie di volumi dedicati alla “teoria del taglio”. Sempre Giulia fondò la "Scuola di Taglio e Confezioni Maramotti" con la finalità di formare artigiani e tecnici che fossero in grado, partendo da un dato schizzo o figurino, di realizzare modelli o capi di abbigliamento. E’ in questo contesto che nacque Achille Maramotti, fondatore dell’azienda Max Mara il cui nome è tributo all’attività scolastica della madre e dalla quale potè attingere artigiani altamente qualificati. Ad oggi conta 41 società e oltre 5.000 dipendenti ed opera in 105 paesi nel mondo.  Il manifesto pubblicitaro risale al 1958 ed è stato ideato da Erberto Carboni, artista di spicco che affiancò il so nome a società come Barilla e Pavesini.




venerdì 11 novembre 2016

Step 14_Chimica


Parlando di colori si parla inevitabilmente anche di chimica, questo perchè esse sono strettamente collegate. I composti chimici, a seconda della loro conformazione molecolare, hanno colorazioni diverse. A tal proposito bisogna citare i gruppi cromofori. Si definisce cromoforo, in senso ampio, un gruppo di atomi capaci di conferire colorazione ad una sostanza. Più specificamente, un cromoforo rappresenta un atomo o gruppo di atomi di una entità molecolare responsabili dell'insorgere di una data banda spettrale a seguito di una transizione elettronica. Ciò è possibile in quanto la configurazione degli orbitali molecolari consente transizioni elettroniche dovute all'assorbimento di radiazione visibile e assorbimento nell'UV non lontano.
In generale si può dire che:

1) Il colore di un composto è strettamente connesso con la presenza di specifici raggruppamenti atomici, dotati di legami in grado di consentire un’elevata mobilità agli elettroni. Questo implica la possibilità di assorbire energia da raggi monocromatici con frequenza compresa nel campo del visibile, cosicché questi gruppi sono portatori di colore nei composti che li contengono e pertanto vengono definiti cromofori.

2) Il colore di un composto è funzione (non lineare e non facilmente prevedibile in teoria) del numero e del tipo dei gruppi cromofori complessivamente presenti nella molecola.

La colorazione è possibile, in generale, sommando i gruppi cromofori:


INCOLORE: Propan-2-one (acetone) – 1 gruppo carbonile >C=O



GIALLO-ARANCIONE: Pentan-2,3,4-trione (trichetopentano) – 3 gruppi carbonile >C=O


GIALLO: Butan-2,3-dione (diacetile) – 2 gruppi carbonile >C=O


Se si vuole ottenere un’effetto eseltato non basta aggiungere gruppi cromofori. Questo perchè il risultato finale non sarà la somma dei singoli effetti che i due gruppi otterrebbero separatamente  causa delle reciproche influenze esercitate. In genere le influenze si annullano solo se i gruppi cromofori sono separati da catene di atomi abbastanza lunghe da impedirle. pertanto de gruppi cromori uguali si esaltano se sono vicini mentre danno effetto pallido se lontani. L'aggiunta di un nuovo gruppo cromoforo a quelli già esistenti può avere spesso due conseguenze opposte:

1. EFFETTO BATOCROMO: Consiste nello spostamento dell'assorbimento verso lunghezze d'onda maggiori ossia verso frequenze minori, per esempio dal viola verso il rosso.

2. EFFETTO IPSOCROMO:  Consiste nello spostamento dell'assorbimento verso lunghezze d'onda minori ossia verso frequenze maggiori, per esempio dal rosso verso il viola.

Per esaltare il colore introdotto dal gruppo cromoforo usiamo un gruppo auxocromo. Questo è un gruppo di per sé incapace di conferire colore, ma capace di potenziare gli effetti di risonanza del gruppo cromoforo e quindi di esaltarne il colore. I gruppi auxocromi più importanti sono quelli amminici e ossidrilici.
Gruppi amminici: ─NH2, ─NHR, ─NR2.
Gruppi ossidrilici: ─OH, ─OR. 

I PIGMENTI


I pigmenti sono quei composti chimici, di composizione più o meno complessa, in grado di impartire,  allo stato finemente suddiviso, opacità e un determinato colore a un prodotto verniciante o a un manufatto in cui siano incorporati. 
I pigmenti sono utilizzati essenzialmente nelle arti pittoriche e si uddividono in
  • ORGANICI:  una molecola costituita da atomi di Carbonio in combinazione con atomi di Idrogeno, Azoto ed Ossigeno.
  • INORGANICI: Il termine inorganico significa che il pigmento è un minerale, di solito un ossido o un solfuro di uno o più metalli, o di metalli di transizione.
  • NATURALI: Il termine naturale indica che la molecola di pigmento è estratta da un minerale, da una pianta o da una sorgente animale presente in natura.
  • SINTETICI: il termine sintetico indica che la molecola viene assemblata e anche significativamente modificata mediante un processo chimico industriale.


Sono molti i pigmenti facenti parte della famiglia del giallo. Per citarne alcuni abbiamo il: 
GIALLO CROMO, ovvero un pigmento di origine inorganica, minerale e sintetica, generato dalla combinazione del cromato di sodio o di potassio con l’ossido di piombo da cui si ottiene cromato neutro di piombo. Il giallo cromo presenta varie tonalità che vanno dal giallo chiaro e limone a quelle scure e aranciate. E’ insolubile in acido acetico ma diviene solubile a caldo in soluzioni alcaline. Annerisce all’aria e a contatto con il solfuro di sodio. 
Formula chimica: PbCrO4 - Pbo 69 %, CrO3 31%.



GIALLO DI CADMIO, usato in sostituzione del giallo cromo, in quanto quest'ultimo è un sale del piombo e quindi tossico per l'uomo, è un sale inorganico (il solfuro di cadmio CdS), combinato con l'ossido di zinco; in natura si trova sotto forma di un minerale chiamato greenockite.
La sua formula chimica è: CdS + ZnO.

GIALLO DI TITANIO, ovvero un pigmento di origine inorganica, minerale e sintetica, si tratta di perossido di titanio ottenuto per idrolisi di un sale tetravalente in ambiente di acqua ossigenata e poco acido solforico.
La sua formula chimica è TiO2 * nH2nH2O2.

GIALLO DI ZINCO,  di origine inorganica, minerale e sintetica, e si ottiene aggiungendo una soluzione di bicromato di potassio ad una soluzione di solfato di zinco da cui ne risulta un cromato basico di zinco e potassio. Piuttosto resistente, è solubile in acido cloridrico diluito e parzialmente solubile in acqua.
Formula chimica: ZnCrO4 + K2CrO4


GIALLO DI STRONZIO, è di origine inorganica, minerale e sintetica, si tratta di un cromato di stronzio. E’ solubile in acido cloridrico e nitrico. e ha un discreto potere coprente.
Formula chimica: SrCrO4.

GIALLO DI BARIO, è di origine inorganica, minerale e sintetica e consiste in un cromato di bario ottenuto mediante la precipitazione di una soluzione di cloruro di bario con cromato di potassio. Il pigmento è poco solubile in acqua ma si miscela bene in acidi, non subisce variazioni esposto all’aria e ha un basso potere coprente. 
Formula chimica: BaCrO4.





venerdì 4 novembre 2016

Step 12_In cucina


CUCINIAMO IN GIALLO!
Ecco alcune delle innumerevoli ricette, dal salato al dolce, che possono essere di ispirazione per colorare di giallo il nostro pranzo o la nostra cena!

1.PENNE ALLO ZAFFERANO AL CARTOCCIO



INGREDIENTI (per 4 persone) 
Penne Rigate 320 g 
Pancetta affumicata 150 g 
Pepe nero 
Sale fino 
Panna fresca liquida 180 ml 
Parmigiano reggiano da grattugiare 100 g 
Zafferano 1 bustina

PREPARAZIONE (cottura 15min.)
Tagliare sottilmente la pancette e farla rosolare in una pentola antiaderente fino a quando sarà ben croccante.
Trasferire il tutto in una teglia foderata con carta da forno in modo che rilasci il grasso in eccesso. Mettere poi sul fuoco una padella e versare la panna insieme allo zafferanno. Unire, mescolando con una spatola da cucina, la pancetta. Stemperate il tutto per 5 minuti, poi spegnere. Cuocere la pasta al dente tenendola in cottura per 8 minuti, scolarla e versarla nel sugo precedentemente preparato. Mescolare il tutto per 2-3 minuti regolando di sale  e aggiungendo il pepe, il formaggio grattugiato. Si prenda poi 4 tagli di carta da forno e si versi una parte di pasta in ciascuno chiudendo poi le estremità a pacchetto.
Una volta terminato, porre i cartocci su una leccarda uno accanto all'altro e passarli in forno statico preriscaldato a 180° per 3-4 minuti. Quando saranno pronti, sfornate e servite le vostre penne allo Zafferano in cartoccio.

2. POLENTA



INGREDIENTI ( per 4 persone )
Farina di mais 500 g 
Acqua 2 l 
Olio extravergine d'oliva 15 g 
Sale grosso 1 cucchiaio

PREPARAZIONE (cottura 60min)
Per realizzare la polenta porre sul fuoco una pentola d’acciaio dal fondo spesso e versare i 2 litri d'acqua, quando l’acqua sta per sfiorare il bollore unire il sale e versare la farina a pioggia mescolando con un cucchiaio di legno (o con l’apposito bastone di nocciolo detto tarello) mantenendo la cottura ad alta temperatura e mescolando velocemente.
Aggiungere anche l’olio di oliva che servirà per evitare la formazione di grumi e continuare a mescolare attendendo che riprenda il bollore. Abbassare il fuoco al minimo e proseguire con la cottura per 50 minuti a fuoco dolce mescolando di continuo, avendo cura di non farla attaccare al fondo. Trascorsi i 50 minuti la polenta è pronta; a questo punto alzare il fuoco in modo da farla staccare bene dalla pentola e attendere di vedere che si stacchi bene dal fondo. Si capovolga ora con attenzione il tegame su un tagliere rotondo poco più grande del diametro del tegame per sformare la polenta. La vostra polenta è pronta per essere portata in tavola!

3. POLLO ALL'ANANAS

INGREDIENTI (per 4 persone)
500 g di petto di pollo
6 fette di ananas sciroppato
3 cucchiai di farina (per la versione senza glutine ho usato la fecola di patate)
200 ml del liquido di conservazione dell’ananas sciroppato
20 g di burro
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di salsa di soia (per la versione senza glutine ho usato quella Tamari Lima)
1 pizzico di sale

PREPARAZIONE (cottura 15min.)
Per preparare il pollo all’ananas iniziate tagliando le fette di ananas a cubetti. Tagliare il petto di pollo a bocconcini o a striscioline e mettetelo in un sacchetto da freezer assieme alla farina o alla fecola. Chiudere il sacchetto lasciandovi dentro un po’ di aria e agitatarlo con forza per qualche secondo, in modo da infarinare uniformemente tutto il pollo. Far sciogliere in un‘ampia padella il burro nell’olio, quindi unire il pollo e farlo rosolare a fiamma viva per qualche minuto. Quando avrà preso colore saltarlo leggermente e unire i pezzetti di ananas e far cuocere ancora per 2-3 minuti, mescolando spesso. Sfumare quindi con il succo di ananas e con la salsa di soia. Cuocere a fuoco medio per una decina di minuti, girando spesso, finché la salsa non si sarà addensata. Servirlo subito e accompagnarlo con un po’ di riso bollito.

4.TORTA MIMOSA



INGREDIENTI (per 10 persone) 
per 2 Pan di Spagna del diametro di 22 cm l'uno.
Uova 4 
Tuorli 8 
Farina 00 200 g 
Zucchero 220 g 
Fecola di patate 40 g
PER LA CREMA PASTICCERA
Latte intero 300 ml 
Panna fresca liquida 300 ml 
Farina 00 55 g Zucchero 200 g 
Tuorli 8 
Baccello di vaniglia mezzo
PER LA BAGNA AL LIQUORE
Acqua 100 ml 
Cointreau (oppure Aurum o Alchermes) 50 ml 
Zucchero 50 g
PER LA PANNA MONTATA ZUCCHERATA
Panna fresca liquida 200 ml 
Zucchero a velo 20 g

PREPARAZIONE (cottura 60min)
Mettere le uova intere e lo zucchero in una planetaria dotata di fruste e montare  gli ingredienti per almeno 10 -15 minuti a velocità elevata fino ad ottenere un composto ben gonfio (in alternativa utilizzare le fruste di uno sbattitore elettrico sempre alla stessa velocità). Questa fase è molto importante perchè il composto incameri aria e si creino le alveolature che in cottura permetteranno al pan di spagna di crescere. Aggiungere i tuorli poco alla volta e continuare a montare per altri 5-6 minuti; quando si saranno ben incorporati arrestare le fruste. Unire al composto di uova, poco alla volta, la farina e la fecola preventivamente setacciate. Amalgamare delicatamente con una spatola con dei movimenti che vanno dal basso verso l’alto per incamerare aria e non smontare il composto. Versare l’impasto ottenuto in due teglie imburrate ed infarinate del diametro di 22-24 cm e cuocere in forno statico preriscaldato a 180-190° per circa 30 minuti (cuocere le due teglie sullo stesso piano l'una accanto all'altra ed evitate di aprire il forno fino a fine cottura). Una volta cotti, sfornare i pan di spagna, farli intiepidire quindi sformarli e capovolgerli su una gratella, quindi lasciarli raffreddare completamente. Nel frattempo preparare la crema pasticcera. Mettere in un tegame il latte aggiungere la panna, portare a sfiorare il bollore. In un altro tegame mettere i tuorli e lo zucchero;
mescolare con un cucchiaio di legno,  poi aggiungere la farina e i semini della bacca di vaniglia,  che sono stati prelevati dal suo interno incidendola con la lama di un coltello. Mescolare con un mestolo di legno e poi unire il composto di latte e panna calda, quindi stemperare il tutto con una frusta. Accendere il fuoco e fate addensare: non appena la crema comincerà a sbuffare spegnere il tutto e versare la crema in una teglia bassa e larga. Ricoprire la crema pasticcera con della pellicola trasparente che deve toccare la superficie della crema e mettere a raffreddare in frigorifero o in freezer. Preparare la bagna facendo sciogliere in un pentolino lo zucchero assieme all’acqua e al liquore, quindi fate raffreddare. Montate la panna ben fredda con uno sbattitore: non appena comincerà a gonfiare unire lo zucchero a velo e portare a termine la montatura, poi mettere il tutto in frigorifero. Quando la crema pasticcera sarà fredda metterla in una ciotola, ammorbidirla lavorandola con una spatola e unire delicatamente la panna montata, tranne due cucchiaiate che dovranno essere tenute da parte. Eliminare dai due pan di spagna la parte scura esterna, con un coltello dalla lama lunga dividere uno dei pan di spagna e ricavare da uno di essi tre dischi di uguale spessore, dall’altro tagliare delle fette dello spessore di un centimetro che saranno tolte in 3 striscioline da ridurre successivamente in cubetti. Ora passiamo ad assemblare la torta: per ottenere una torta perfetta sarebbe meglio utilizzare un cerchio di acciaio regolabile, dentro il quale porre il primo disco di pan di spagna che sarà inzuppato con la bagna e sul quale verrà steso un velo di panna montata zuccherata, una cucchiaiata.
Sopra la panna stendere la crema pasticcera mista a panna e quindi poggiarvi sopra il secondo disco di pan di spagna: ripetetre quindi tutto da capo fino a che non verrà poggiato il terzo disco. Sfilare a questo punto il cerchio di acciaio e ricoprire tutta la torta con la crema avanzata.Una volta ricoperta tutta la torta con la crema passare alla decorazione facendo aderire i cubetti di pan di spagna alla crema che fungerà da collante. Una volta ricoperta, mettere la torta in frigorifero, meglio se coperta da una campana di vetro o plastica che eviterà al dolce di prendere odori sgradevoli o di seccare troppo. 

mercoledì 2 novembre 2016

Step 11_ Documento

"Come un quadro sul giallo irraggia sempre un calore spirituale, o un quadro blu sembra troppo freddo (ed esercitano dunque un effetto attivo, poiché l'uomo, in quanto elemento dell'universo, è stato creato per un movimento costante, forse eterno), cosi il verde esercita solo un effetto di tedio (effetto passivo)".
Wassily Kandinsky, Lo spirituale nell'arte, 1910


Risultati immagini per lo spirituale nell'arte

Famoso e decisivo libro di Kandinsky, in cui intende lo spirituale dell'arte secondo due linee di forza contrapposte: da un lato la spiritualità della figura, in ultima analisi della carne; dall'altro quella dell'al di là della figura, rispetto a cui questa fa velo. Nel libro teorizza quello che va sperimentando nella sua pittura, cioè il rapporto tra forma e colore, alla base dell'astrazione.



Copertina della rivista "The yellow book" scelta come documento sia per la sua importanza come rivista, rapportata al secolo in cui fu pubblicata, e sia per il fatto che il giallo della copertina caratterizza l'intera pubblicazione. 
The yellow book fu pubblicato a Londra 1894-1897 da Elkin Mathews e John Lane, e poi solo da John Lane, e curato dalla American Henry Harland. Caratterizzata da un forte scandalo, sia di contenuti ma anche per la copertina giallo accesa che non si sottraeva alle critiche, può in una certa misura essere associato ad estetismo e decadentismo. Al suo interno la rivista contiene una vasta gamma di generi letterari e artistici, poesie, racconti, saggi, illustrazioni di libri, ritratti e riproduzioni di dipinti. Lo scandalo che la rivista era in grado di suscitare venne immediatamente associato dal pubblico anche al nome di Oscar Wilde, seppur non vi pubblicò mai nulla al suo interno, in quanto Aubrey Beardsley, illustratore della rivista, rappresentò la sua Salomé e per i suoi rapporti amichevoli con molti dei collaboratori. 

Step 10_ Emblemi

Il logo Nikon ha subito diverse variazioni dalla sua nascita. Oltre al nome (Nippon Kogaku diventato poi Nikon), oggi dispone di un quadrato giallo che fa da sfondo al nome scritto in nero della società. Lo sfondo giallo incorpora raggi sequenziali bianchi che simboleggiano il futuro e l'impegno nel soddisfare e superare le aspettative dei clienti. L'uso dei colori non è casuale, infatti i messaggi nascosti al suo interno vogliono essere: gioia, profondità e passione. Il giallo ispira ottimismo, felicità e calore oltre a generare appetito e per questo è sfruttato nella ristorazione (per esempio McDonald e Burger King). Il nero invece rappresenta la qualità senza pari e la fiducia che Nikon ha acquisito negli anni.